Aspromonte Up & Down

Informazioni, Escursioni a piedi o in mtb, guide e servizi per il turismo nel Parco Nazionale dell'Aspromonte

3398161814 -  

"Un odore mi sale alle narici, forte e pungente: l 'odore del mare in burrasca. E quello che accompagnava le estati della mia infanzia: rosmarino, resina, aghi di pino. Lo sentivo quando passeggiavo incantato nel bosco, seguendo la strada che porta al laghetto. C 'era un sentore forte di terra, gli animali erano nascosti, ma vicini. Il sole, visto tra i rami, sembrava oro". (Gianni Versace)
Itinerari (1) del Parco Nazionale dell'Aspromonte,(anche in mountain bike)
Vedi anche (2) Itinerari

Montalto, Il Redentore e la “Rosa dei Venti”

La scalata della cima del Montalto (1956 mt), (la cima più alta del massiccio aspromontano), procura delle sensazioni alle quali è impossibile rimanere indifferenti. Giunti sulle cime un panorama mozzafiato si presenta davanti agli occhi: le isole, i due mari (Jonio e Tirreno), i vulcani (Etna e Stromboli) e un silenzio, simbolo dell’armonia della natura, la Statua del Redentore che sembra contemplare questo spettacolo meraviglioso e inoltre la “Rosa dei Venti”. L’alba vista dal Montalto è un’esperienza unica e indimenticabile! Da Montalto si diparte inoltre il Sentiero Italia tracciato del Cai nel 1995. L'idea di porre una statua sul Montalto risale al 1899. Fervevano infatti i preparativi per l'Anno Santo e tra le varie iniziative si pensò di salutare il XX secolo erigendo venti monumenti al Redentore su altrettante cime italiane. Il Comitato deputato all'individuazione dei siti prescelse anche l'Aspromonte e cosi il 23 settembre 1901 (occorsero ben due anni per la raccolta  della somma necessaria) il cardinale Portanova, insieme ai vescovi della Calabria, celebrò la Santa Messa alla presenza di oltre duemila fedeli.  Nell’agosto 2000 il monumento del Redentore è stato ricordato per il suo centenario, con una celebrazione e l’aggiunta di una “Croce” nelle mani della statua da circa 150 scout. Da ricordare inoltre il monumento la "Rosa dei Venti", posto dal Gruppo Escursionista Aspromonte di Reggio Calabria, che indica la direzione delle maggiori città del mondo riferita alla loro posizione geografica ed ai punti cardinali. Montalto, Il Redentore e la “Rosa dei Venti” si raggiungono da Gambarie in autovettura in circa 45’, dopo avere preso la strada per la Diga del Menta, proseguendo fino al bivio per l’ex base americana, dopo qualche km, si lascia l’auto e si prende il sentiero sulla destra per altri 10’.

La cascate Maesano

Il territorio aspromontano è ricchissimo di acque e di suggestive cascate. Tra le più famose e le più raggiungibili sono le cascate del Maesano (del torrente Menta-Amendolea). Il percorso per la cascata alquanto suggestivo, ricco di panorami mozzafiato, non è molto  difficoltoso. Si attraversavo crinali ricchi di faggete e pinete, fino a raggiungere la cascata, che compare all’improvviso nella valle. D’estate, giunti sul posto, è possibile fare il bagno nelle sue acque fresche e limpide. Si raggiunge da Gambarie in auto per Montalto, fino alla diga del Menta in circa 20’. Poi si scende fino sotto il muraglione della diga e si prende il sentiero che porta alla cascata per altri 55’ a piedi.

 

Il Bosco delle Fate

Gambarie è tutta immersa in boschi stupendi, uno dei più belli è forse il cosiddetto Bosco delle fate.Una Faggeta ricca di misteri e leggende, in cui si può  godere oltre che di una piacevole frescura, di una pace che ritempra l’anima. In autunno è ricco di funghi porcini. Si raggiunge da Gambarie a piedi in 10’ percorrendo la SS 183 fino alle ultime case di Gambarie lato sud e prima della colonia Impdap.

Mausoleo Garibaldi

Il Mausoleo di Garibaldi  ricorda il passaggio di Garibaldi in Aspromonte nell’agosto 1862. Immerso in un bosco di pini secolari tra cui un esemplare presso cui, narra la storia (leggenda ?),  il nostro Generale, dopo una giornata di battaglia,  si appoggiò dopo il ferimento a una gamba. Ma al di là dell’importanza storica del luogo , l’escursionista potrà ammirare, lungo il facile sentiero (di colore rosso nr.6 di circa 4h, solo andata, a piedi) che conduce al mausoleo, i meravigliosi boschi di faggi e pini, i diversi ruscelletti e le piccole cascate in un sottobosco ricco di funghi, ciclamini, erica e felci. Lungo il percorso è abbastanza facile incontrare qualche esemplare della fauna del Parco.

L'albero dove è stato ferito Garibaldi
Il Mausoleo